• Festeggiamenti 40 Anni!

    Il Piccolo Teatro "Città di Nardò" taglia il traguardo dei 40 anni. 

    Si è inaugurata lunedì 8 dicembre 2014, alle 18:30 presso il Chiostro di Sant'Antonio, la mostra fotografica con documenti ed immagini che hanno segnato la storia della compagnia.


  • Fiat voluntas Dei

    FIAT VOLUNTAS DEI

    Commedia in tre atti di G. Magri 

  • L'eredità dello zio buonanima

    L’EREDITA’ DELLO ZIO BUONANIMA

    Commedia brillante in due atti di Antonio Giusti

    Libera traduzione in vernacolo neretino di Paolo Zacchino

    (1982 – repliche 1983 e 2016)

    La storia è ambientata nella casa di Eugenio Favazza, nipote di Angelo Favazza, da poco deceduto. Il nipote, ritenuto da tutti il prediletto di don Angelo, immagina di essere l’unico erede. Date le ristrettezze economiche nelle quali vive quest’ultimo ed in relazione alla cospicua consistenza dell’eredità, tutta la famiglia si sente autorizzata ad effettuare acquisti di ogni genere, in attesa di entrare in possesso dell’eredità. All’apertura del testamento però la realtà si presenta diversa da quella sperata. Le conseguenze portano ad esilaranti ed ironiche situazioni con sorpresa finale.

    Con questa commedia, il Piccolo Teatro "Città di Nardò" inaugurò nuovamente il Teatro Comunale che nel 1982, dopo il serio rischio di essere abbattuto e dopo anni di restauri voluti fortemente dal Piccolo Teatro, tornò ad aprire il sipario alla città.

  • Megghiu sulu 'cca mmale ‘ccumpagnatu

    MEGGHIU SULU ‘CCA MMALE ‘CCUMPAGNATU

    Commedia in due atti di Mimino Spano

    (1979 – repliche 1984, 1985, 1998, 2000)

    E’ la storia di Lindoru 'nonsipò, un calzolaio scontento della sua vita matrimoniale, innamorato della comare vicina di casa.

    Per una serie di mistificazioni la moglie, gia sofferente, trova sul serio la morte, questo porterà Lindoru a fingere di essere addolorato tanto da arrivare ad improvvisare un lungo pianto che, in realtà, non convince nessuno.

    Contento della dipartita della moglie, finalmente libero vuole coronare il sogno di sposare la comare ma molte paure lo spingeranno a rinunciare al matrimonio e alla fine deciderà di promettere fedeltà alla buonanima della moglie, fedeltà al matrimonio e impegno di rimanere solo perché… a volte, è conviene essere soli che male accompagnati!!!

  • Occhio Non vede

    OCCHIO NON VEDE

    commedia in due atti 

    adattamento Piccolo Teatro di Nardò

     

    “Occhio non vede…” nasce tra le pareti di uno stanzone d’ospedale che fa da cornice alle semiserie vicissitudini di uno sgangherato quartetto di pazienti alle prese con problemi “visivi” più o meno gravi ed è la cronaca di quanto accade in un allucinante reparto oculistico.

    Medici, infermieri, pazienti e familiari ci raccontano le disfunzioni, l’arroganza e l’incompetenza del personale che vi opera. La commedia tragicomica diventa così una denuncia allarmante ma, allo stesso tempo, esilarante con la chiara consapevolezza che la pazienza dei pazienti si è esaurita.

    Personaggi:

    Regia: Andrea Barone

    Russo (degente) Gregorio Caputo

    Mangia (degente) Gregorio Polo

    Prete (degente) Pasquale Alfieri

    Prof. Quarta (degente) Salvatore Manieri

    Cazzato (infermiere) Marcello de Monte

    Valeria (infermiera) Adele Perrone

    Bellocchio (medico) Aurelio Galeani

    Alessandra (figlia del prof. quarta) Anastasia Rocca

    Maria (moglie di russo) Piera Presicce

    Tonino (figlio di russo) Gabriele Carafa

    Assunta (moglie di prete) Chiara Pellegrino

    Giornalista Antonio d’Elia

    O.S.S. Mercedes Sebastianutti

    Segreteria organizzativa: Riccardo Quaranta

    Scenografia: Andrea Barone, Erika Sciacca

    Fotografia: Francesca De Paola

    Tecnico Audio Luci: Vincenzo Manieri | Macchinista: Piero Strafella

    Segretaria di produzione: Stefania Romano

    Servizio accoglienza: Federica Meo, Valeria Castrignanò, Erika Sciacca

    Collaborazioni: Paolo Marzano, Salvatore Carafa, Angelo Fracella, Mario Filieri Mancaster, Paolo Sciacca

  • Ore 8 si prova

    ORE 8 SI PROVA 

    Prove a teatro per festeggiare i 10 anni del Piccolo Teatro Città di Nardò con le commedie:

    L'Occa ti la gente, Megghiu sulu.., Tamianu Teresina e la Sciumenta, Il tacco s'è rotto, Ci tardu rria, Tre sò li suttili, Quando sei qualcuno.

     

  • Sirinata a Concettina

    SIRINATA A CONCETTINA

    Commedia musicale in due atti di Paolo Zacchino e Gregorio Caputo

    (2001– repliche 2002, 2003, 2010, 2011)

    Dall’amore all’amore è la vicenda della Sirinata a Concettina: Minicucciu dall’amore di Filumena, insensibile e impietosa, passa, inavvertitamente, all’amore di Concettina, dal cuore gentile, riservata e tanto innamorata. E questa nuova e improvvisa occasione è opera del canto della serenata, voluta da quel giovanotto che ha attraversato diverse disavventure, ma che, alla fine, quando più è sfiduciato, avverte la sensazione di percorrere finalmente la strada della felicità.

    I sogni possono sfumare e gli orgogli possono umiliarsi… l’amore è proprio un sentimento imprevedibile e misterioso… così come la vicenda di questa opera, di questi personaggi… di tutti coloro… di tutti noi, se siamo capaci di amare!

  • Spruàndu spruàndu

    SPRUANDU SPRUANDU..

    Commedia musicale di Paolo Zacchino e Gregorio Caputo

    (2006 - repliche 2007, 2008, 2009, 2010. 2011)

    Una giornalista si reca da un anziano signore del paese, per conoscere gli usi, i costumi, gli aneddoti e le tradizioni di Nardò.

    Una scatola con vecchi ricordi, diventa il pretesto per raccontare la vita di un tempo che forse non esiste più, un tempo in cui nonostante i sacrifici per il duro lavoro, le privazioni, la fame e le sofferenze, si è anche avuto il tempo per l'amore, la gioia e la speranza. 

     

  • Tamiano, Teresina e la sciumenta

    TAMIANU, TERESINA E LA SCIUMENTA

    Commedia in due quadri e un atto

    (1980 – repliche 1981, 1984, 1992, 1993, 1999)

    La Commedia, ispirata alla farsa in un atto unico di origine francese "La sposa e la cavalla" si svolge in una masseria neritina e poggia sull’ingenuo equivoco di un’omonimia.

    Nella masseria vivono Teresina, figlia della massara Tunata, ragazza da marito, corteggiata da Tamianu, un giovanotto timido e ingenuo.

    La massara è proprietaria di una cavalla irrequeieta e bizzarra, che guardacaso, porta lo stesso nome della figlia, Teresina!!! Dalla decisione di venderla nascono una serie di malintesi tanto da far intrecciare non poco la vicenda dei nostri protagonisti.

    La commedia è nata come occasione per muovere il riso attraverso situazioni narratamente brillanti; suo scopo fondamentale quindi è divertire con parodie, lazzi, equivoci, spunti comici di ogni genere e circostanze che spaziano dal puro divertimento a momenti di amarezza e di riflessione.

    Nel corso degli anni ha subito diverse modifiche ed aggiunte, che l'hanno portata alla versione più comune. Nata nel 1980 come una farsa in un solo atto, successivamente sono stati aggiunti, dalla compagnia, 2 quadri che aprono e chiudono la vicenda che l'hanno resa una delle commedia più apprezzate e viste della compagnia del Piccolo Teatro "Città di Nardò" 

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