Titolo commedie spettacoli

Megghiu sulu 'cca mmale ‘ccumpagnatu

MEGGHIU SULU ‘CCA MMALE ‘CCUMPAGNATU

Commedia in due atti di Mimino Spano

(1979 – repliche 1984, 1985, 1998, 2000)

E’ la storia di Lindoru 'nonsipò, un calzolaio scontento della sua vita matrimoniale, innamorato della comare vicina di casa.

Per una serie di mistificazioni la moglie, gia sofferente, trova sul serio la morte, questo porterà Lindoru a fingere di essere addolorato tanto da arrivare ad improvvisare un lungo pianto che, in realtà, non convince nessuno.

Contento della dipartita della moglie, finalmente libero vuole coronare il sogno di sposare la comare ma molte paure lo spingeranno a rinunciare al matrimonio e alla fine deciderà di promettere fedeltà alla buonanima della moglie, fedeltà al matrimonio e impegno di rimanere solo perché… a volte, è conviene essere soli che male accompagnati!!!

Tamiano, Teresina e la sciumenta

TAMIANU, TERESINA E LA SCIUMENTA

Commedia in due quadri e un atto

(1980 – repliche 1981, 1984, 1992, 1993, 1999)

La Commedia, ispirata alla farsa in un atto unico di origine francese "La sposa e la cavalla" si svolge in una masseria neritina e poggia sull’ingenuo equivoco di un’omonimia.

Nella masseria vivono Teresina, figlia della massara Tunata, ragazza da marito, corteggiata da Tamianu, un giovanotto timido e ingenuo.

La massara è proprietaria di una cavalla irrequeieta e bizzarra, che guardacaso, porta lo stesso nome della figlia, Teresina!!! Dalla decisione di venderla nascono una serie di malintesi tanto da far intrecciare non poco la vicenda dei nostri protagonisti.

La commedia è nata come occasione per muovere il riso attraverso situazioni narratamente brillanti; suo scopo fondamentale quindi è divertire con parodie, lazzi, equivoci, spunti comici di ogni genere e circostanze che spaziano dal puro divertimento a momenti di amarezza e di riflessione.

Nel corso degli anni ha subito diverse modifiche ed aggiunte, che l'hanno portata alla versione più comune. Nata nel 1980 come una farsa in un solo atto, successivamente sono stati aggiunti, dalla compagnia, 2 quadri che aprono e chiudono la vicenda che l'hanno resa una delle commedia più apprezzate e viste della compagnia del Piccolo Teatro "Città di Nardò" 

Il tacco s'è rotto

IL TACCO S'E’ ROTTO

Commedia in tre atti di Claudio Contaldo

(1981)

La commedia mette in evidenza la differenza tra Nord e Sud. Il Salento (il tacco) vuole esplodere per raggiungere il livello del resto della Nazione.

L'eredità dello zio buonanima

L’EREDITA’ DELLO ZIO BUONANIMA

Commedia brillante in due atti di Antonio Giusti

Libera traduzione in vernacolo neretino di Paolo Zacchino

(1982 – repliche 1983 e 2016)

La storia è ambientata nella casa di Eugenio Favazza, nipote di Angelo Favazza, da poco deceduto. Il nipote, ritenuto da tutti il prediletto di don Angelo, immagina di essere l’unico erede. Date le ristrettezze economiche nelle quali vive quest’ultimo ed in relazione alla cospicua consistenza dell’eredità, tutta la famiglia si sente autorizzata ad effettuare acquisti di ogni genere, in attesa di entrare in possesso dell’eredità. All’apertura del testamento però la realtà si presenta diversa da quella sperata. Le conseguenze portano ad esilaranti ed ironiche situazioni con sorpresa finale.

Con questa commedia, il Piccolo Teatro "Città di Nardò" inaugurò nuovamente il Teatro Comunale che nel 1982, dopo il serio rischio di essere abbattuto e dopo anni di restauri voluti fortemente dal Piccolo Teatro, tornò ad aprire il sipario alla città.

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